- La crisi del Circus era iniziata col cambio di secolo, quando ci si è accorti che lo sviluppo di performance diventava inutile e forse dannoso per la godibilità delle gare, che per paradosso erano sempre più statiche.
- Domenica scorsa è stato mortificato anche lo spettacolo agonistico. Sono stati percorsi i due giri minimi indispensabili per far dichiarare celebrata la gara, registrarne il risultato e evitare il rimborso agli spettatori.
- La sfilata dietro la safety car è parsa un corteo funebre, celebrato per dare l’addio a una disciplina sportiva che nell’ansiosa ricerca di darsi una svolta ha perso la linea e adesso anche la credibilità.
Fine corsa. Il Gran Premio-farsa tenuto domenica 29 agosto in Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, segna non soltanto una delle vergogne più grandi nella storia della Formula 1, ma anche la definitiva perdita di senso per la disciplina sportiva che più di tutte ha rappresentato il matrimonio d’interesse fra sport e industrialismo. La parata di due giri dietro la safety car, condotta sotto la pioggia battente e coi soli scopi di salvare una parvenza di regolarità e non rimborsare il bigl



