- C’è una legge non scritta negli statuti della destra istituzionale, con i neofascisti si convive ma non ci si sposa. I movimenti extra parlamentari lavorano sul territorio, catalizzano consenso nelle periferie, si intestano battaglie contro i migranti e alimentano scontri per difendere il diritto del «prima gli italiani».
- La sede del giornale che in questi mesi ha preparato il terreno agli scontri di Roma e all’assalto della Cgil ha sede in un immobile di proprietà della fondazione Alleanza nazionale. «Hanno fatto riunioni fino a prima degli scontri», dice una fonte investigativa a Domani.
- Anche a Milano la linea dei partiti di Meloni e Salvini è equivoca. Qui cambiano le sigle, ma non l’ambiente con il quale interloquiscono alcuni rappresentanti istituzionali di Lega e Fratelli d’Italia. C’è anche un eletto con la Lega che viene dal neofascismo secondo il quale se definirsi patriota vuol dire essere fascisti «io lo sono».
Meloni e Salvini proteggono i fascisti ma fingono di non conoscerli
12 ottobre 2021 • 07:00Aggiornato, 12 ottobre 2021 • 09:27