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Come abbia fatto un fascista, reduce del ‘78, condannato per banda armata, a trovare sponde tra giuristi, professori, alti prelati e a conquistare il comando della piazza no green pass è tutt’altro che un mistero. È inciso nel percorso politico di Roberto Fiore.
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Da anni il leader di Forza Nuova tesse relazioni nel mondo pro life e negli ambienti più oltranzisti del cattolicesimo per portare il verbo di Forza nuova fuori dalle catacombe neofasciste.
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Il leader si appoggia su attori presentabili come l’associazione Pro Vita, con cui ha rapporti finanziari. Il proliferare dei complotti con la pandemia ha offerto un’opportunità inaspettata.
Forza Nuova, anatomia dell’infiltrazione fascista: soldi, relazioni e la lobby ultracattolica
18 ottobre 2021 • 07:00Aggiornato, 02 novembre 2022 • 19:23