La sua è una delle vicende più contraddittorie che si siano mai viste nella cronaca nera romana. Sullo sfondo il grande parco di 180 ettari dove la vita ha ripreso a scorrere come sempre
La tenda sbilenca, seminascosta tra gli arbusti e l’erba folta ingiallita dal caldo e dalla siccità. I sacchi neri. Gli zainetti. I vestiti stesi. Il trolley. I cadaveri scoperti in ritardo. La gente che guardava, sapeva, taceva. E, tutt’intorno, l’altra faccia dello scenario: passeggiate e corse sui prati, cani sciolti o al guinzaglio, chiacchiere oziose seduti sull’erba, ragazzini, carrozzine. La tragedia di Villa Pamphili, ormai a una svolta giudiziaria fondamentale con l’arrivo di Francis Ka



