- «L'impegno contro il sistema di potere mafioso, via via che ci si trasforma, come nel caso specifico del Pci, si affievolisce e si allontana da Pio La Torre, del quale si offusca anche il ricordo».
- Dopo la cacciata da Libera: «Non ho mai avuto l'opportunità del confronto con don Luigi...Anni di impegno volontario sepolti e, intanto, girava la voce che a Libera avessero un dossier su di me, contenente prove delle nefandezze commesse».
- L'antimafia tradita dalla narrazione che vuole eroi solitari che combattono il Male, tradita da coloro i quali hanno pensato di eliminare gli avversari nelle aule giudiziarie, l'antimafia tradita da quella politica che «non ha scelto di dare alla lotta alla mafia la priorità che merita»
A Montecitorio c’è una targa che ricorda il primo e solo parlamentare italiano ucciso dalla mafia. È lì, nel salone d’ingresso del palazzo, dal 30 aprile del 2009, giorno del ventisettesimo anniversario della morte di Pio La Torre. Deputato per tre legislature, sindacalista a Corleone nell’infuocato Dopoguerra, al tempo del suo omicidio era segretario del Partito comunista in Sicilia quando in Sicilia si faceva politica con la pistola. Quella targa l’ha voluta un presidente della Camera che h



