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  • Una comunicazione radio intercettata a bordo di una motovedetta libica con il velivolo Osprey di Frontex svela le modalità attraverso cui la guardia costiera libica opera, con il supporto dei mezzi navali ed europei, per riportare i migranti verso la Libia.
  • Le prove della complicità dell’Ue nei respingimenti di migranti verso la Libia sono molteplici. C’è un video e ci sono documenti nei quali è scritta la linea dell’Europa: formare la guardia costiera libica per delegarle le operazioni di intercettazione dei gommoni in viaggio verso l’Italia.
  • L’evoluzione del meccanismo è spiegato in un inedito report interno che rileva «un miglioramento delle capacità del personale libico formato da EunavForMed». Il rapporto svela anche in che modo avvengono una parte delle comunicazioni. Aspetto che chiama in causa direttamente l’Italia. Eppure tutti negano le complicità nei respingimenti.

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