Un guasto alla funivia del monte Faito, un cavo che si spezza e l’incubo di un’altra tragedia dopo il Mottarone che si concretizza. Intorno alle 15 sedici persone restano bloccate all’interno di un vagone a poca distanza dalla stazione di partenza a Castellammare di Stabia. Arrivano i soccorsi, le sedici persone vengono portate in salvo, «in sicurezza». Il sistema di sicurezza è entrato in funzione e la cabina è rimasta sospesa dando modo ai soccorritori di intervenire. 

Ma tre ore dopo la società dei trasporti Ente Autonomo Volturno fa sapere che non ci sono notizie di un’altra cabina a monte. Il vagone è precipitato, «si temono vittime» scrive il presidente Eav, Umberto De Gregorio. 

Sul monte c’è nebbia, i contatti radio non funzionano, finché i soccorritori dei vigili del fuoco e del soccorso alpino riescono a raggiungere il luogo della tragedia: il bilancio provvisorio è di quattro vittime e un ferito grave, che permane in condizioni critiche e prognosi riservata. 

Tra le vittime tre turisti e l’operatore di bordo della funivia: si chiamava Carmine Parlato.

Al momento, la procura indaga per disastro e omicidio plurimo colposo.

Da Washington, dove si trova per l’incontro con Trump, è intervenuta anche la premier Meloni, che ha espresso a nome del governo vicinanza e condoglianze alle famiglie delle vittime. «Il presidente è in contatto con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e il capo del Dipartimento Fabio Ciciliano», si legge in una nota di Palazzo Chigi.

I precedenti

La funivia aveva ripreso il suo servizio lo scorso 10 aprile, dopo la chiusura invernale. Un altro incidente era avvenuto a Ferragosto del 1960: morirono quattro persone. Dopo quella tragedia, furono effettuati lavori di manutenzione straordinaria e da allora l'impianto è stato sottoposto a svariati interventi. A luglio 2021 a causa di un black out una cabina rimase bloccata per oltre un'ora con 31 persone a bordo. Infine l'incidente di oggi: sette giorni dopo la riapertura per la stagione estiva.

In base a quanto si apprende, al termine delle operazioni di soccorso, la procura di Torre Annunziata aprirà un'inchiesta. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che sta coordinando le operazioni di soccorso, si trova sul posto.

I LAVORI DI MANUTENZIONE

Nel 2012 l’impianto è stato chiuso per mancanza di fondi per l'adeguamento strutturale. L'anno dopo è passato dalla gestione della Circumvesuviana a quella dell'Ente Autonomo Volturno; alla fine del 2015, inoltre, sono stati avviati i lavori di manutenzione. Poi la riapertura, grazie anche a una deroga ottenuta dal ministero, è avvenuta il 4 maggio 2016. I lavori di ristrutturazione, senza mai interrompere l’attività dell’impianto, sono proseguiti fino ai primi mesi del 2018. Intanto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come si apprende da una nota, è stato richiesto un report accurato sull'incidente della funivia sul monte Faito. L’obiettivo è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi. 

«Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito», ha dichiarato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, confermando che sulla cabina caduta c’erano cinque persone, quattro turisti e il macchinista. Il sindaco ha inoltre ricordato che la funivia ha riaperto una settimana fa dopo lo stop invernale: «I dipendenti Eav hanno ripetuto che sono orgogliosi della tecnologia dell'impianto, hanno detto che fanno sistematicamente le prove di sicurezza nel caso si dovesse spezzare il cavo di trazione». 

Nel frattempo proseguono i controlli sulla funzionalità della funivia: le indagini dovranno fare chiarezza per capire le cause della tragedia del Faito. 
«Si ritiene - ha spiegato il presidente Eav, Umberto De Gregorio - che non ci sia alcuna connessione tra il cattivo tempo e il crollo della cabina. Non lo dico io, lo dicono i tecnici. C'è un sistema automatico. Quando il vento supera un certo livello, la funivia si blocca automaticamente». La riapertura era avvenuta da una settimana dopo «tre mesi di prove tutti i giorni, giorno e notte, con le condizioni, con tutte le radiografie che si fanno alle funi a opera del direttore di esercizio che è un giovane ingegnere validissimo».
A Castellammare di Stabia il sindaco Luigi Vicinanza ha proclamato lutto cittadino. 

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