I palestinesi giunti con le evacuazioni mediche sono in un limbo. Associazioni e realtà locali si sono organizzate per fornire aiuto. Oltre la propaganda di governo, le lacune nell’accoglienza sono tante
Era il 12 ottobre 2024 e nella casa di quartiere Katia Bertasi la rete Bologna per Gaza ha organizzato il primo sabato di comunità. «Eravamo ancora pochi volontari, abbiamo aperto lo spazio alle famiglie gazawi che hanno iniziato ad abbracciarsi e salutarsi, i bambini a conoscersi e giocare insieme». A parlare è Greta Caruso, coordinatrice e portavoce della rete. Da quel momento è partito un percorso che non si è più fermato e ogni sabato i volontari portano avanti progetti artistici e culturali



