La polizia tedesca ha effettuato un raid nelle case e nei luoghi di lavoro di quattro persone accusate di essere collegate a Kujtim Fejzulai, l’attentatore che lunedì sera ha ucciso quattro persone e ferito altre venti, a Vienna. Le attività delle forze dell’ordine hanno avuto luogo a Osnabrueck, Kassel e Pinneberg. La polizia ha detto di non ritenere che gli uomini siano direttamente coinvolti nell’attentato, ma di avere le prove di un loro collegamento con l’autore del gesto.

La Germania non è l’unico paese a essersi mosso per individuare persone legate all’attentatore. Nel corso della settimana la Svizzera ha arrestato due persone sospettate di essere in contatto con Fejzulai mentre in Austria sono 15 le persone detenute perché accusate di avere legami con il ventenne di doppia nazionalità austriaca-macedone. Proseguono inoltre le polemiche in Austria sulla scarcerazione anticipata concessa a Fejzual dopo che quest’ultimo era stato accusato di avere provato a unirsi allo Stato islamico (Isis). La Slovacchia aveva inoltre segnalato alle forze dell’ordine austriache la probabile volontà del ventenne di compiere un attentato dopo che l’attentatore aveva comprato delle munizioni in un negozio di Bratislava, la capitale del paese.

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