Vent’anni fa, moriva Giovanni Paolo II e, attorno al suo capezzale, si consumava l’ultimo rito collettivo del mondo cattolico. La degenza di papa Francesco sembra aver rinvigorito questo spirito. Ma è davvero così?
Quando, la sera del 2 aprile 2005, davanti a una piazza San Pietro gremita di fedeli, il cardinale Leonardo Sandri, allora sostituto della Segreteria di stato vaticana, ha annunciato la morte di papa Giovanni Paolo II, la separazione con un uomo che aveva guidato la chiesa a cavallo fra due crolli storici e antitetici – il Muro di Berlino nel 1989 e le Torri Gemelle nel 2001 – ha lasciato un vuoto in milioni di persone. Allora, il peso mediatico è stato enorme e il bisogno di guide carismatiche



