scomparsa anche l’agenda

Giustizia per Mario Paciolla. I genitori denunciano i depistaggi dell’Onu

(Illustrazione di Gianluca Costantini per Mario Paciolla)
(Illustrazione di Gianluca Costantini per Mario Paciolla)
  • L’agenda di Mario Paciolla è stata trafugata. Perché farla sparire, assieme ai quaderni? Quali fatti e pensieri hanno voluto sottrarre alla nostra attenzione, i funzionari delle Nazioni unite? Si tratta di quella stessa organizzazione che quando il 33enne napoletano, operatore della missione Onu in Colombia, è stato trovato morto, si è affrettata ad appuntare nei suoi registri quella fine come «suicidio».
  • E perché gettare gli oggetti che portavano tracce di sangue, perché ripulire con ostinazione la scena della morte? Due anni dopo il ritrovamento del cadavere di Paciolla, l’indagine della procura di Roma non si è ancora conclusa, «la procura colombiana collabora ma dell’Onu non si può dire lo stesso», dice l’avvocato della famiglia. Che si muove con una denuncia.
  • Riguarda quattro poliziotti ma anche i due funzionari Onu Juan Vásquez García e Christian Leonardo Thompson. Quest’ultimo ha disposto dell’appartamento anche se non avrebbe potuto. Lo ha pure ripulito. Una vettura Onu ha trasferito alcuni oggetti dalla casa di Mario a una discarica per farli scomparire. La mamma di Mario parla di «depistaggio».

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