- L’esposto dei 422 operai della fabbrica chiusa il 9 luglio scorso ipotizza a carico della multinazionale controllata dal fondo britannico Melrose i reati di frode contro l'industria nazionale e frode in commercio.
- A Melfi e Atessa sarebbero sono arrivati semiassi “tracciati” da Campi Bisenzio ma prodotti altrove. L'esposto fa salire la temperatura della scontro. Oggi a Firenze nuova manifestazione.
- Quello che principalmente interessa i 422 operai della Gkn, in lotta per evitare la chiusura di una fabbrica efficiente, è che «tutte queste informazioni ci paiono pregnanti di anomalie legate al processo di delocalizzazione subito dallo stabilimento Gkn di Firenze».
Non privi di autoironia, i 422 operai della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) licenziati via WhatsApp il 9 luglio scorso dicono di essere usciti dal villaggio di Asterix per scagliare un “menhir” contro la catena del valore della Fiat (oggi fusa in Stellantis), a cui la loro fabbrica ha fornito da sempre semiassi e alberi motore. Il “menhir” è la denuncia penale presentata ieri alla procura di Firenze. Ipotizza a carico della multinazionale controllata dal fondo britannico Melrose i reati di frod



