Gli stati controllati dai repubblicani stanno spendendo soldi pubblici per comprare farmaci, spesso illegalmente, nel tentativo di effettuare esecuzioni per iniezione letale. A lanciare la pesante accusa è il Guardian dopo aver visionato i documenti di spesa degli stati americani in cui è ancora prevista la pena di morte.

L’Arizona

La spesa più sbalorditiva è stata eseguita dall’Arizona, uno stato in cui i repubblicani sono maggioranza in entrambe le camere della legislatura e nel palazzo del governatore. Un documento ottenuto dal Guardian mostra che lo scorso ottobre sono state ordinate mille fiale di sodio pentobarbital, un potente sedativo usato per le esecuzioni capitali, da spedire in «barattoli e scatole non contrassegnati». L’importo pagato per l’ordine è una cifra enorme: 1.500.000 dollari.

Credit: Ed Pilkington (The Guardian)

«Lo straordinario pagamento di 1,5 milioni di dollari dell’Arizona illustra chiaramente fino a quanto lo stato è disposto ad arrivare per uccidere i prigionieri del braccio della morte» scrivono nell’inchiesta. Si tratta di spese effettuate nel bel mezzo di una pandemia, in cui sarebbe stato meglio impiegare le risorse economiche per contrastare la crisi economica o sanitaria. Infatti, secondo il Guardian, almeno un milione di abitanti dell’Arizona, di cui 300mila bambini, erano in difficoltà economica nel giorno in cui è stato effettuato l’ordine d’acquisto.

Tuttavia, non si tratta soltanto di una questione morale. Infatti, distribuire il pentobarbital senza una prescrizione valida è considerato un reato secondo la legge dello stato. I medici non sono autorizzati a rilasciare tali prescrizioni per l’uso del farmaco nelle esecuzioni, poiché non servirebbe a nessuno scopo terapeutico o medico.

Contattati per dei chiarimenti, i membri del dipartimento che hanno effettuato l’acquisto hanno detto che non discutono di come ottengono i farmaci per le esecuzioni e hanno aggiunto che si tratta di informazioni «confidenziali». Un portavoce ha aggiunto che il pentobarbital è stato amministrato legalmente e con successo per molti anni.

Tennessee

Altri documenti ottenuti dal Guardian riguardano il Tennessee e il Missouri. In Tennessee, il dipartimento delle correzioni ha speso 190.000 dollari dal 2017 al 2020 per acquistare midazolam, vecuronio bromuro e cloruro di potassio, tutti farmaci previsti nel protocollo per l’iniezione letale. Infatti, i detenuti Billy Irick e Donnie Johnson sono stati giustiziati usando queste sostanze chimiche. Significa che approssimativamente ogni esecuzione ha un costo di centomila dollari.

Missouri

Nel Missouri, il servizio penitenziario ha investito oltre 160mila dollari per le iniezioni letali. Una spesa effettuata tra il 2015 e il 2020, quando il Missouri ha condannato a morte 10 detenuti, a un costo medio per i contribuenti di 16mila dollari per esecuzione.

«Queste ingenti somme sono molto lontane da come le iniezioni letali erano inizialmente previste» si legge nell’articolo che spiega come l’uso di farmaci medici per uccidere i prigionieri è stato sperimentato per la prima volta nel 1977 in Oklahoma, prevedendo una spesa di circa dieci dollari per ogni esecuzione che sarebbe così stata più umana.

Tuttavia, l’ultima esecuzione avvenuta in Arizona nel 2014 ha sconvolto l’intero paese. Il detenuto Joseph Wood ha ricevuto 15 iniezioni in due ore, durante le quali era legato a una barella ansimante.

Ma come mai le spese sono così alte? Il motivo deriverebbe dal fatto che le case farmaceutiche rifiutano che i loro farmaci vengano usati per le esecuzioni. Questo a spinto gli stati ad effettuare accordi sempre meno trasparenti, spesso illegali con i fornitori, anche all’estero.

Infatti, nel 2010, cinque stati americani hanno acquistato illegalmente farmaci per l’esecuzione senza l’approvazione della Food and Drug Administration federale dalla Dream Pharma.

Da anni gli stati stanno spingendo i confini legali per eludere il boicottaggio delle forniture farmaceutiche. «Gli stati sono passati da un farmaco all’altro, hanno attraversato i confini statali per ottenere i farmaci, hanno pagato in contanti e non hanno registrato i pagamenti per mantenere gli acquisti segreti» ha detto Deborah Denno, professoressa della scuola di legge Fordham, al Guardian e ha aggiunto: «Tutte queste azioni sono violazioni di leggi statali o federali, e tutte hanno finito per far salire il prezzo dei farmaci».

Le prossime esecuzioni

Secondo il Guardian, non è ancora chiaro da dove provengano i farmaci acquistati dai documenti visionati, ma sono convinti che saranno impiegati per le prossime esecuzioni.

In particolare, l’Arizona sta spingendo perché il procuratore generale dello stato ha notificato che intende richiedere le esecuzioni di Frank Atwood, condannato per un’omicidio avvenuto nel 1994, e Clarence Dixon una detenuta dal passato criminale ma che ha anche vari disturbi psichici tra cui la schizofrenia.

Il Tennessee, invece, spera di eseguire la condanna di Pervis Payne che è stata rinviata a causa del Covid-19.

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