- La legge di conversione del decreto “green pass” presenta profili critici, alcuni dei quali segnalati dal Garante Privacy. Ma il Parlamento ha preferito ignorarli.
- Si prevede che i lavoratori possano consegnare al datore di lavoro copia del proprio “green pass”, evitando così i controlli periodici. Ciò rischia, da un lato, di vanificare obiettivi di sanità pubblica, dall’altro lato di violare i principi di esattezza e proporzionalità sanciti dal Gdpr.
- La nuova norma ha il fine di semplificare e razionalizzare le verifiche delle certificazioni per i datori di lavoro, ma di fatto questi ultimi potranno essere gravati da una serie di onerosi adempimenti organizzativi e tecnici, a tutela dei dati sanitari raccolti con il “green pass”.
Green pass, sui luoghi di lavoro meno privacy per tutti
19 novembre 2021 • 21:50Aggiornato, 19 novembre 2021 • 22:09