L’armatore degli scandali

Grillo, Renzi e gli altri: tutti gli «aiutini» della politica non salvano Onorato dal declino

  • A partire dal 2013 lo stato ha versato al gruppo di Vincenzo Onorato in media circa 77 milioni di euro l’anno perché fosse garantito il collegamento con la Sardegna
  • Nello stesso periodo di tempo non è riuscito a farsi dare i 180 milioni di euro che l’armatore è tenuto a versare per aver comprato la compagnia pubblica Tirrenia
  • Oggi i collegamenti sono assicurati dai privati senza costi pubblici. Il gruppo Moby gravato da un debito di 640 milioni di euro finisce in mano ai creditori privati

Nonostante tutto è ormai al tramonto la stella di Vincenzo Onorato, l’armatore della Compagnia italiana di navigazione (Cin), gruppo Moby, Tirrenia e Toremar, a lungo monopolista di fatto dei collegamenti con la Sardegna, un imprenditore diventato famoso anche presso il grande pubblico per la barca da competizione Mascalzone latino e ora finito sulla prima pagina di tutti i giornali per un’inchiesta della magistratura sui finanziamenti concessi alla politica e in particolare a Beppe Grillo, il

Per continuare a leggere questo articolo