Il conflitto continua ed entra nella quinta settimana dall’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin. 

Cosa c’è da sapere: 

  • Continua la ritirata dei russi, che hanno definitivamente lasciato la zona intorno a Kiev. 
  • Secondo Human Rights Watch c’è la possibilità che nelle zone lasciate dall’esercito russo siano stati perpetrati crimini di guerra.
  • Gli attacchi di Mosca si stanno concentrando su Odessa, bersaglio nelle ultime ore di missili diretti sui depositi di carburante della città portuale. 
  • In più, è di ieri sera la notizia che il Cremlino avrebbe mobilitato le truppe russe in Transnistria, la regione separatista della Moldavia. Se Putin volesse attaccare da lì, Odessa si troverebbe tra il fuoco dal mare da sud e quello da terra a nord. 
  • Il premier britannico Boris Johnson è pronto a inviare all'Ucraina armi contro un attacco dal mare con cui la Russia potrebbe impadronirsi dell'area sud del paese.
  • L’obiettivo dei russi, secondo Zelensky, continua a essere quello di controllare il Donbass e il sud del paese.
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21.00 – Il ministro degli Esteri ha detto che l’Italia non pone il veto sul quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia e valuterà l’ipotesi di un embargo chiesto oggi da molti attori politici.


20.38 – L'Unione europea dovrebbe discutere l'introduzione di un divieto all'importazione del gas russo. Lo scrive sul suo profilo Twitter il ministero della Difesa tedesco. "Ci deve essere una reazione. Questi crimini non possono rimanere senza una risposta", le parole della ministra Christine Lambrecht.


17.36 – Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, sarà a Bruxelles la prossima settimana per partecipare alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato. Lo rende noto il portavoce del dipartimento di Stato.


17.02 – «Le immagini dei crimini commessi a Buch e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti- La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile». È quanto si legge in un tweet attribuito al presidente del Consiglio Mario Draghi apparso sul profilo di palazzo Chigi. 

A woman walks amid destroyed Russian tanks in Bucha, in the outskirts of Kyiv, Ukraine, Sunday, April 3, 2022. (AP Photo/Rodrigo Abd)

16.27 – In un’intervista all’emittente americana Cbs, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di genocidio nei confronti degli ucraini commesso dalle forze russe dopo che diventa progressivamente chiara la portata delle atrocità commesse nei territori occupati. «L’eliminazione di tutta una nazione e di un popolo, siamo cittadini dell’Ucraina. Abbiamo più di 100 nazionalità. Questa è la distruzione e lo sterminio di tutte queste nazionalità».

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Kiev ha anche denunciato il ritrovamento di 57 cadaveri in un altra fossa comune a Bucha, fuori Kiev. Per la Russia sono fake news.

A mass grave in Bucha, on the outskirts of Kyiv, Ukraine, Sunday, April 3, 2022. Ukrainian troops are finding brutalized bodies and widespread destruction in the suburbs of Kyiv, sparking new calls for a war crimes investigation and sanctions against Russia. (AP Photo/Rodrigo Abd)

15.39 – «Da Bucha notizie e immagini di terribili crimini di guerra. Strazio per le vittime. Vergogna e disonore per i responsabili» scrive su Twitter il commissario agli Affari economici della Commissione europea Paolo Gentiloni.

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15.20 – Continuano le condanne della comunità internazionale delle atrocità di Bucha. 

«Lo stupro è un’arma di guerra. Nonostante non conosciamo ancora la portata totale del suo utilizzo in Ucraina è già chiaro che è stato parte dell’arsenale russo. Donne stuprate davanti ai loro figli, ragazzi davanti alle proprie famiglie, come atto deliberato di sottomissione. Lo stupro è un crimine di guerra» scrive l’ambasciatrice britannica in Ucraina Melinda Simmons su Twitter. 


15.07 – Una nuova esplosione si sarebbe verificata a Russia nella regione di Belgorod, precisamente nella cittadina di Tomarovka. A riferirlo è Oleg Medvedev, capo dell'amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky, citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, aggiungendo che non sono stati registrati feriti. Anche l’agenzia Tass riporta la stessa notizia. 


14.44 – Quante Bucha devono esserci prima di passare a un embargo completo su petrolio e gas dalla Russia? Il tempo è finito» scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. 


14.24 – Il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha condannato le atrocità di Bucha come «terribile crimine di guerra» e chiede ulteriori sanzioni europee. 


14.15 – «Urge che la Corte penale internazionale ed altre organizzazioni inviino missioni a Bucha e nelle altre città e villaggi liberati della regione di Kiev per lavorare con la polizia ucraina nella raccolta di ogni possibile evidenza dei crimini di guerra russi». A dirlo è il ministro degli Esteri Dmitro Kuleba in un’intervista, in cui ha definito la Russia «peggio dell’Isis». 


14.13 – Secondo quanto riferisce Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero dell'Interno ucraino, citato dal Guardian, i russi avrebbero attaccato il porto di Mykolaiv. Le forze russe hanno attaccato diversi porti del sud dell'Ucraina.


14.11 – C’è bisogno di «accertare il prima possibile l'esistenza di crimini di guerra» in Ucraina e «queste atrocità non possono restare impunite». Così in un tweet il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commentando le immagini che arrivano da Bucha, a nordovest di Kiev. «Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore» ha scritto Di Maio.


13.10 – Anche la presidente della Commissione europea si dice «sconvolta dagli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando. È urgente lanciare un’indagine indipendente. Chi ha perpetrato crimini di guerra dovrà affrontare le proprie responsabilità». 


11.41 – Il presidente del Consiglio dell'Unione europea, Charles Michel, ha annunciato ulteriori sanzioni contro la Russia e aiuti per l'Ucraina dopo la diffusione della notizie sulle atrocità avvenute nelle zone intorno a Kiev che l’esercito russo sta riconquistando. Michel ha anche anticipato che l’Ue assisterà Kiev e le ong a raccogliere le prove necessarie per aprire procedimenti nei tribunali internazionali. Michel si è detto scioccato per le inquietanti immagini che sono state pubblicate nelle ultime ore. 


10.35 – Il ministero dell'Energia della Lituania ha annunciato che il paese sta operando senza importazioni di gas russo dall'inizio del mese e ha intenzione di raggiungere la «piena indipendenza energetica» dalla Russia in risposta al «ricatto energetico russo» e all'invasione dell'Ucraina. L'operatore del sistema di trasmissione del gas lituano Amber Grid ha confermato. La Lituania diventa così il primo dei paesi europei riforniti da Gazprom a diventare indipendente dalle forniture russe. 


10.20 – Il ministero della Difesa russo ha confermato che le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico, navale e aereo, su una raffineria e tre depositi di carburanti nei pressi di Odessa. «Questa mattina, missili di precisione guidati da unità marittime e aeree hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre depositi di carburante nei pressi della città di Odessa, che rifornivano le forze ucraine vicine a Mykolaiv», ha detto il portavoce del Ministero, Igor Konashenkov, in un punto stampa.


10.19 – È arrivata la conferma che il regista e documentarista lituano Mantas Kvedarivicius è morto ieri mentre tentava di abbandonare la città Ucraina di Mariupol. Lo hanno riferito media lituani. Kvedarivicius è morto quando la sua vettura è stata colpita da un razzo. Il regista era conosciuto proprio per un documentario intitolato Mariupolis.


10.05 – Human rights watch denuncia che i russi avrebbero commesso crimini di guerra nei territori occupati. L’organizzazione parla di stupri ripetuti e esecuzioni sommarie, oltre ad altre violenze e sciacallaggio.


9.52 – Il sindaco di Beryslav, Oleksandr Shapovalov, è stato rilasciato dai russi che lo avevano catturato lo scorso 20 marzo. Il sindaco in persona ha confermato la sua liberazione all'emittente Suspilne. «Sono stato rilasciato la scorsa notte, adesso sono a casa. Va tutto bene» ha detto.


9.51 – Anche oggi è aperto un corridoio umanitario per evacuare le persone da Mariupol a Zaporizhzhia. Lo ha affermato la vice primo ministro Ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. «Continuiamo a lavorare sull'evacuazione delle persone lungo il corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia» ha detto.


9.20 – È stato ucciso ieri a Mariupol all'età di 45 anni e «con una telecamera in mano» il film maker lituano Mantas Kvedaravicius. Lo sostiene il regista russo Vitaly Mansky, ma il suo annuncio non ha ancora ricevuto conferme.


9.15 – «Noi ci aspettiamo dall'Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici che si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa come membro a pieno titolo» ha detto in un’intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba. «Sappiamo che in Italia ci sono forze vicine a Putin vorrei dire che ciò è immorale, illegale e politicamente perdente. Chi sta con Putin sostiene i crimini di guerra» ha continuato.

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