Anche nel fine settimana la nostra diretta non si interrompe. 

Cosa c’è da sapere: 

  • I russi starebbero lasciando Kharkiv. Intanto si cerca ancora una soluzione per liberare i combattenti ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal, a Mariupol.
  • Ad oggi, 1.115 insediamenti in Ucraina sono stati liberati. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso video notturno.
  • Eni, ha riportato Reuters, aprirà i conti in rubli la settimana prossima, in tempo per i pagamenti di fine mese e in linea con le richieste del Cremlino alle aziende occidentali che acquistano il gas russo

18.46 – La Turchia si offre di evacuare i soldati feriti da Azovstal

La Turchia è pronta a inviare una nave a Mariupol per consentire l'evacuazione dei soldati ucraini feriti e altri civili che si trovano ad Azovstal. Lo ha reso noto il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in un'intervista alla Reuters, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «Il nostro piano prevede che le persone evacuate dall'acciaieria siano portate via terra al porto di Berdyansk, che come Mariupol si trova sul Mar d'Azov, e che una nave turca li conduca a Istanbul», ha detto. «Se si può fare in questo modo, la nostra nave e' pronta per partire e portare i soldati feriti e altri civili in Turchia».


16.25 – Scontro sulle parole di Salvini a proposito di Svezia e Finlandia

«Fino a qui, Salvini con un irenico e generico pacifismo, aveva politicamente buttato la palla in corner sull'Ucraina. Se ora si schiera contro l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, fa direttamente un assist a Putin, aiutandolo esplicitamente». Lo scrive, su Twitter, Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Pd.

Intanto, sembra sempre più probabile che l’incontro di chiarimento tra il leader leghista e il presidente del Consiglio Mario Draghi possa avvenire già lunedì. Salvini aveva voluto l’appuntamento per ricevere dal premier aggiornamenti dopo il suo viaggio negli Stati Uniti. 

Continua in parallelo a Berlino il processo di valutazione delle domande di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia: secondo la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, riunita insieme ai colleghi del G7, «tutti i Paesi democratici dovrebbero essere contenti del fatto che democrazie con una forte capacità di difesa vadano a rafforzare la Nato». Nelle ultime ore, oltre a Salvini anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si era detto contrario all’ingresso dei due paesi scandinavi nell’Alleanza euroatlantica. 

Sulla linea americana nel conflitto si è espresso negli ultimi minuti anche Rudy Giuliani, ospite della convention della Lega È l’Italia che vogliamo: «In passato qualcuno che avesse ha portato avanti la politica estera che sta portando avanti Biden sarebbe stato bruciato sul rogo. Oggi non avviene» ha detto.

15.59 – Partita la controffensiva di Izyum

Le truppe ucraine hanno lanciato una controffensiva nella direzione di Izyum, nella regione di Kharkiv. Lo ha reso noto Oleg Synegubov, governatore della regione di Kharkiv. «Il nemico si sta ritirando in alcune aree» ha aggiunto.

Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov tenta di gettare zizzania tra gli alleati occidentali. «L'Unione europea sta perdendo indipendenza, integrandosi obbedientemente nei piani anglosassoni per stabilire un ordine mondiale unipolare, sacrificando la qualità della vita degli europei e i loro interessi fondamentali a favore degli Stati Uniti» ha detto in una riunione, precisando che le misure antirusse non stanno sortendo gli effetti auspicati. 

«I politici occidentali devono capire che i loro tentativi di isolare il nostro paese sono falliti. Molti esperti lo stanno già ammettendo, finora in silenzio, a margine, perché non è politicamente corretto dirlo ad alta voce, ma sta accadendo».


15.09 – Il G7 contro la decisione dell’India

I ministri dell'Agricoltura del G7 hanno criticato la decisione dell'India di vietare le esportazioni di grano, dopo la recente ondata di caldo, considerando che questo servirà solo ad «aggravare la crisi» di approvvigionamento di cereali già in crisi a causa della guerra in Ucraina.

«Se tutti cominciano a imporre restrizioni alle esportazioni o addirittura a chiudere i mercati, questo potrà solo aggravare la crisi con effetti negativi anche per l'India e i suoi agricoltori». L’ha detto il ministro tedesco dell'Agricoltura, Cem Ozdemir, al termine della riunione con i suoi omologhi a Stoccarda. «Facciamo appello all'India perché prenda le sue responsabilità in quanto membro del G20».


14.50 – Le esercitazioni nel mar Baltico

I caccia russi Su-27 starebbero prendendo parte alle esercitazioni nel mar Baltico per respingere un finto attacco aereo a Kaliningrad, l’exclave russa tra la Polonia e la Lituania. Lo ha riferito l’agenzia di stampa russa Interfax, riportando il servizio stampa della flotta russa nel mar Baltico, che ha annunciato di aver «distrutto» gli aerei dell’avversario simulato durante le esercitazioni. Le esercitazioni nel mar Baltico sono iniziate dopo l’annuncio della Finlandia di volersi candidare a membro della Nato.


14.30 – La telefonata tra Niinistö e Putin

Il presidente finlandese Sauli Niinistö, in una dichiarazione, ha fatto sapere di aver detto all’omologo russo che le recenti azioni di Mosca «hanno alterato la sicurezza della Finlandia». La chiamata, secondo quanto dichiarato da Niinistö, «è stata diretta e diretta ed è stata condotta senza aggravamenti. Evitare le tensioni era considerato importante», ha detto.

Arrivano anche dal fronte russo precisazioni sulla chiamata tra i due leader: Putin, secondo i media russi, ha assicurato alla Finlandia che per ora non ci sono minacce alla sua sicurezza, ma che l’abbandono del suo status di paese neutrale sarebbe un errore e danneggerebbe i rapporti tra i due paesi. «Un franco scambio di opinioni», così Mosca ha definito la conversazione.


14.11 – L’India blocca la maggior parte delle esportazioni di grano 

L’India – secondo produttore di grano, con circa il 10 per cento delle riserve mondiali – ha vietato le esportazioni con alcune eccezioni. Una decisione che aggrava la crisi dovuta alla siccità e aggravata dall’invasione russa in Ucraina. La Russia e l’Ucraina sono infatti i principali fornitori di grano, ma la guerra e i blocchi nel mar Nero hanno impedito l’esportazione.

Si aggiunge la scarsità dei raccolti in Cina, la siccità in molti paesi, l’ondata di caldo e l’aumento delle temperature in India. L’avviso del blocco è stato pubblicato dal ministero del Commercio indiano, un cambio di passo rispetto alle dichiarazioni del presidente Modi di aprile, che aveva assicurato a Biden che il suo paese era pronto a rifornire con le sue riserve tutto il mondo. 

Il World Food Programme ha avvertito che 47 milioni di persone potrebbero soffrire la fame: le conseguenze della guerra vanno ad aggravare una situazione già di crisi, dovuta anche all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.


13.28 – Salvini contro l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato

«Che segnale è la richiesta di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato? Io ragiono solo in termine di pace. Quello che avvicina la pace va fatto subito, quello che allontana la pace va messo in lista d’attesa. Quindi la domanda è: portare i confini della Nato ai confini con la Russia avvicina la pace o no? Lascio a voi giudicare...» ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando a margine della convention È l'Italia che vogliamo organizzata a Roma.

Il presidente finlandese Sauli Niinisto, durante una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, gli ha parlato dell’intenzione del Paese di aderire alla Nato. Lo riporta Interfax. Con Putin si sarebbe raccomandato anche di «non provocare tensioni».


12.20 – Il G7 «non riconoscerà i confini a cui mira la Russia»

I ministri degli Esteri del G7 riuniti in Germania hanno assicurato che continueranno a sostenere militarmente ed economicamente la resistenza ucraina. Il G7 ha anche raccomandato alla Cina di «non indebolire» le sanzioni in atto contro la Russia. L’Ue intanto continua a lavorare al sesto pacchetto di sanzioni che per il ministro Luigi Di Maio sono l'«unico strumento pacifico che abbiamo per portare Vladimir Putin al tavolo» delle trattative. 

Sul campo, continua il ritiro delle truppe russe dalla regione di Kharkiv, nel nord dell'Ucraina, e ora il loro «principale obiettivo è stabilire il pieno controllo dei territori delle province di Donetsk e Lugansk (nell'est) e di Kherson (nel sud)» e «assicurare la stabilità del corridoio di terra con la Crimea». Lo afferma lo stato maggiore delle forze armate ucraine, citato dalla Bbc.


11.24 – La Russia ha interrotto la fornitura di energia elettrica alla Finlandia

Interrotte le forniture di energia elettrica garantite dalla Russia alla Finlandia. Lo riferisce la stampa locale, facendo riferimento all’operatore finlandese Fingrid. Continua invece senza problemi il flusso di gas russo verso l’Europa.

Gazprom in base a informazioni proprie sta continuando a fornire gas attraverso l'Ucraina tramite il punto di ingresso di Sudzha, con volumi oggi pari a 64,9 milioni di metri cubi, in aumento rispetto ai 61,97 mcm di ieri. I flussi di gas russo verso l'Europa attraverso l'Ucraina sono diminuiti di un quarto dopo che Kiev ha bloccato l'ingresso di Sokhranivka.

Intanto, i russi «stanno cercando di sfogare la loro impotenza perché non possono battere l'Ucraina». Lo scrive su telegram il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, postando alcune fotografie di luoghi bombardati. «Ma possono - finora - bruciare le attrazioni per bambini nel Gorky Park a Kharkiv o distruggere un ponte. O un magazzino di grano o una casa con persone. La Russia è lontana da quella che si chiama civiltà» conclude.


10.20 – Anche Finlandia e Svezia alla riunione Nato di oggi

Le delegazioni si aggiungeranno all’incontro in programma per oggi, in cui la discussione dell’adesione dei due paesi scandinavi era già in programma. Le richieste di adesione saranno al centro dei colloqui tra gli Stati membri nella due giorni di ministeriale, processo su cui al momento vede la forte ostilità della Turchia. Ieri infatti il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, si è dichiarato contrario all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, ree di ospitare Il presidente «molte organizzazioni terroristiche» come il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), considerato una formazione terroristica in Turchia.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha poi parlato pubblicamente del suo ultimo colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin con il portale t-online. In quell’occasione non ha visto il desiderio di Mosca di cambiare posizione sull'Ucraina. Secondo il cancelliere, Mosca «non ha raggiunto nessuno degli obiettivi menzionati all'inizio» del conflitto. Inoltre «la Nato non si è ritirata, ma ha persino aumentato le sue forze sul fianco orientale».


9.30 – La Russia annuncia conseguenze per l’adesione della Finlandia e Svezia alla Nato

«È chiaro che questo cambiamento non può rimanere senza una reazione politica, nonché senza un'analisi molto approfondita delle conseguenze della nuova configurazione di forze che potrebbe formarsi a seguito del prossimo ampliamento dell'alleanza». Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko in merito all'ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. «Finlandia e Svezia sono stati tra i paesi che più attivamente hanno sostenuto la proibizione e la distruzione delle armi nucleari nel mondo» ha continuato, sottolineando che ora il fatto che proprio questi due Paesi entrino nella Nato, «solleva questioni». «L'alleanza si è dichiarata "nucleare"».

Svezia e Finlandia stanno decidendo in questi giorni se presentare una domanda di adesione, ma la loro sicurezza sarebbe già garantita durante il processo di esame della domanda. 

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