L’inchiesta della procura di palermo

«I cioccolatini buoni». Così Cuffaro parlava dei soldi da spartire

Salvatore Cuffaro, ex governatore della Sicilia ed ex senatore, alla libreria Arion in occasione della presentazione del libro ?Cuffaro, tutta un?altra storia. La verità sul processo al presidente dei siciliani? di Simone Nastasi, 9 marzo 2016 a Roma. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
Salvatore Cuffaro, ex governatore della Sicilia ed ex senatore, alla libreria Arion in occasione della presentazione del libro ?Cuffaro, tutta un?altra storia. La verità sul processo al presidente dei siciliani? di Simone Nastasi, 9 marzo 2016 a Roma. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
Salvatore Cuffaro, ex governatore della Sicilia ed ex senatore, alla libreria Arion in occasione della presentazione del libro ?Cuffaro, tutta un?altra storia. La verità sul processo al presidente dei siciliani? di Simone Nastasi, 9 marzo 2016 a Roma. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

Per i pm è un governatore ombra che ha «stretto ai fianchi Schifani». I legami e le nomine con la Lega di Salvini. L’attacco di Romano ai pm

C’è una frase che più di ogni altra racconta lo strapotere di Salvatore Cuffaro, detto Totò vasa vasa, in Sicilia. Spiega il livello di condizionamento sulle scelte della giunta, guidata da Renato Schifani, e la capacità di avere messo, anzi rimesso, le mani sulla sanità: la fabbrica con il prodotto interno lordo più alto dell’isola. «Ho stretto ai fianchi Schifani (...) quindi diventerà una cosa buona». Al telefono, a parlare, ci sono Cuffaro e un manager fidato. Discutono di una nomina. La fed

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