La seconda vita dei grillini

I dialoghi tra Beppe Sala e i dimaiani prima della scissione del M5s

LaPresse
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  • Ora Di Maio è corteggiato dai centristi e da un pezzo di centrosinistra. «Se dovesse lasciare i Cinque stelle allora le interlocuzioni sarebbero più intense», aveva detto una fonte vicina al progetto che vorrebbe costruire un nuovo movimento attorno alla leadership del sindaco di Milano, Beppe Sala.
  • L’Italia c’è sta preparando una presentazione ufficiale a settembre, a Milano, la città amministrata da Sala. Il primo cittadino non interviene, osserva, ripete che pensa solo «ad amministrare Milano». Eppure è la figura scelta per guidare un nuovo progetto politico, che lui definisce progressista–ecologista, altri riformista.
  • Già a gennaio, durante un tour romano, Sala aveva incontrato diversi parlamentari di varie formazioni. «Alcuni di noi del Movimento 5 stelle siamo stati cercati da Sala, ha interloquito con noi, aveva intenzione di fare una sua iniziativa perché c’era bisogno di una forza politica progressista, liberale, ecologista», dicono alcuni di loro. Tra i tanti con cui ha parlato c’era anche il senatore Primo Di Nicola che ha lasciato, con Di Maio, il M5s.

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