I genitori del senatore Matteo Renzi sono stati rinviati a giudizio dalla procura di Firenze. L’inchiesta ruota attorno al fallimento delle cooperative di “Delivery Service Italia”, “Europe Service” e “Marmodiv”. Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono stati rinviati a giudizio, insieme ad altri 16 imputati, accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta ed emissione di false fatture. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 1° giugno.

Secondo l’accusa della procura di Firenze, i genitori del leader di Italia Viva sarebbero stati amministratori di fatto delle coop, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società dedite alla distribuzione di materiale pubblicitario.

La difesa

«La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui è questo chiamato per legge. È però emersa, già dalle carte, la prova dell’infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede», ha detto l’avvocato Federico Bagattini, difensore dei coniugi Tiziano Renzi e Laura Bovoli.

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