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Nello spazio di tre anni le grandi major energetiche italiane, Eni, Snam ed Enel, hanno fatto ricorso a strumenti finanziari a sostegno della decarbonizzazione per oltre 37 miliardi di euro.
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Buona parte del capitale raccolto, tuttavia, potrebbe non essere stata utilizzata per finanziare, per lo meno nell’immediato, la riduzione dell’esposizione sul fossile. Lo evidenziano i dati pubblici che emergono dai prospetti finanziari dei titoli. Nulla di illecito, ma le perplessità sono inevitabili.
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Sul futuro del mercato dei sustainability, in ogni caso, potrebbe incidere, di riflesso, l’attesa adozione dello European green bond standard.
Nello spazio di tre anni le grandi major energetiche italiane, Eni, Snam ed Enel, hanno fatto ricorso a strumenti finanziari a sostegno della decarbonizzazione per oltre 37 miliardi di euro. Buona parte del capitale raccolto, tuttavia, potrebbe non essere stata utilizzata per finanziare, per lo meno nell’immediato, la riduzione dell’esposizione sul fossile. Lo evidenziano i dati pubblici che emergono dai prospetti finanziari dei titoli. Nulla di illecito, intendiamoci. Ma le perplessità sono in



