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I rischi settari di Bose, dove una fronda difende il disobbediente Bianchi

  • Si può chiedere un processo equo se il processo non c’è? Perché si dà il caso che nell’affaire Bose, l’associazione privata di fedeli fondata da Enzo Bianchi negli anni Sessanta tra i colli biellesi, non c’è ombra di reato.
  • Ciononostante, la storia della comunità è a un punto di non ritorno. Nel 2017, dopo l’elezione del nuovo priore, Luciano Manicardi, sono emerse tali incomprensioni che la Santa sede ha dovuto operare una scelta netta verso il suo fondatore e alcuni membri: allontanarli.
  • Eppure, sebbene papa Francesco abbia confermato questa linea alla vigilia del suo viaggio in Iraq, Bianchi – a cui nel frattempo era stata assegnata una pieve in comodato d’uso – è ancora a Bose, quasi un mese dopo la scadenza dei termini da lui inizialmente accettati. 

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