La cosca che ha portato i voti al presidente del consiglio regionale della Calabria aveva puntato sulle farmacie e sulla vendita di contrabbando dei medicinali per i malati oncologici da vendere all’estero
- Carabinieri su mandato della procura antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri, hanno consegnato al presidente Tallini un’ordinanza di custodia cautelare: arresti domiciliari con l’accusa di concorso esterno e voto di scambio con la cosca Grande Aracri, una delle più feroci e ramificate famiglie della ’ndrangheta.
- Favori e voti, ma soprattutto il grande affare delle farmacie. La sanità, dunque, che di questi tempi nella regione è sotto i riflettori per scelte del governo assai discutibili sulla selezione del commissario per la sanità.
- «Gli ospedali li comprano a mille, in Inghilterra li vendono a cinquemila, quindi tu li compri a mille e li vendi a cinque e così guadagni quattromila euro l’uno», diceva il boss sui medicinali antitumorali.
«Abbiamo dato mandato a un gruppo di tecnici per riappropriarci della competenza in materia di sanità». Il 7 novembre il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico “Mimmo” Tallini, tuonava contro la zone rosse, arancioni, gialle. Il presidente del Consiglio regionale chiedeva di ridare in mano la sanità calabrese ai politici calabresi, cioè alla classe dirigente che lui rappresentava. Dodici giorni dopo, all’alba del 19 novembre, i carabinieri su mandato della procura antimafia
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16/10/2020 Cosenza. Funerali della Presidente della regione Calabria Jole Santelli. Nella foto il Presidente pro tempore della Regione Calabria Nino Spirl“ con il Presidente del Consiglio Regionale Domenico Tallini



