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Il burro italiano ritrova dignità grazie alle tecniche francesi

  • Il burro è un alimento presente ma non vivamente consigliato nella piramide alimentare della dieta mediterranea, dove si piazza meglio l’olio extra vergine di oliva
  • Un burro buono deve molto all’alimentazione delle mucche da latte e al metodo di produzione, dove quello di centrifuga è ritenuto superiore a quello di affioramento
  • In Francia esistono tre AOP (Appellation d’Origine Protégée). In Italia, viceversa, non vi è alcuna denominazione IGP o DOP per il burro, considerato spesso un sottoprodotto della lavorazione di Grana Padano e Parmigiano Reggiano

Il burro è il cuore autentico del latte. Prodotto usato da secoli nella cucina italiana, ha vissuto alterne fortune nel racconto di ciò che fa bene o fa male alla salute. Deve giocarsela poi con un altro ingrediente nobile delle tavole nostrane, che è l’olio extra vergine di oliva, alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea. Il burro sta un po’ più su, tra gli alimenti consumabili sì ma consigliabili con molta moderazione. Mettiamoci anche che quello italiano è sempre stat

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