A novembre Conte e Arcuri avevano promesso 350.000 test al giorno a Natale, mentre tutti parlavano di vaccino, siamo scesi a 60.000
- A dieci mesi dall’inizio della pandemia, l’Italia è ancora fanalino di coda per numero di tamponi tra i grandi paesi europei.
- Anche la Germania non sta andando bene, ma ha ammesso i limiti del suo sistema e adottato contromisure.
- Per l’Italia è il momento di fare altrettanto e trarne le conseguenze: quando i numeri crescono bisogna chiudere prima e più in fretta.
Mentre il dibattito pubblico italiano si è concentrato sul valutare l’andamento dei piano vaccinale anti Covid-19, un altro problema di primaria importanza nella gestione della pandemia è finito in secondo piano. Si tratta dei tamponi, il principale strumento a nostra disposizione per conoscere l’andamento dell’epidemia e per combatterla. Non solo, in Italia se ne continuano a fare pochi rispetto ai paesi più virtuosi, ma questa limitazione non viene apertamente riconosciuta dalle autorità e le



