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Il giorno di Patrick Zaki. L’Italia attende la sua liberazione

L’udienza imminente dirà se il ricercatore dell’università di Bologna, che si trova nelle carceri egiziane dal 7 febbraio, sarà finalmente libero

  • Il 6 dicembre ci sarà l'udienza per il rinnovo della custodia cautelare di Patrick Zaki, il ricercatore egiziano iscritto al master internazionale in gender studies dell'Università di Bologna.
  • L'attenzione sul suo caso si è riaccesa dopo gli arresti di 3 dirigenti di Eipr, l'organizzazione per i diritti umani per cui Patrick lavorava e da cui provengono alcuni dei suoi avvocati. Gli attivisti sono stati rilasciati il 3 dicembre.
  • Zaki è in carcere dal 7 febbraio. Il suo caso è simile a quello di migliaia di attivisti politici tenuti in carcere con il rinvio prolungato della misura cautelare. 

L'Italia resta a guardare con il fiato sospeso, i tweet abbondano tra intellettuali, giornalisti e attivisti. Tutti chiedono una sola cosa: l'Egitto deve liberare Patrick Zaki. L'interesse per la sorte del ricercatore egiziano si è riaccesa con la liberazione, giovedì scorso, dei tre direttori di Eipr, l'organizzazione per i diritti umani per cui Patrick lavorava e da cui provengono alcuni dei suoi avvocati tra cui il capo del team legale, Hoda Nasrallah. Per loro il carcere è durato poco più di

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