- Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha proposto una revisione della tassa di successione allo scopo di riversare le risorse ottenute in una dote disponibile per i giovani alle prese con le prossime scelte di vita.
- In questo senso parlare della tassa di successione per com’è strutturata in Italia equivale a descrivere un mezzo paradiso fiscale. Nel caso nostro applichiamo un’aliquota, il 4 per cento, tra le più basse del continente e distante undici punti dalla media dei paesi Ocse.
- Per capirci, in Germania quella stessa aliquota vale il 30 per cento e in Francia sale al 45. L’ipotesi di un prelievo sopra i 5 milioni di euro.
Se gli scaffali dell’economia abbondano di saggi su disuguaglianze e povertà la ragione è sotto gli occhi: si tratta del brutto male che affligge il mondo, Occidente compreso col Covid-19 a esasperare distanze intollerabili già da prima. Meno scontato che a interrogarsi sul divario tra il vertice e la base della piramide sociale sia un numero inferiore di analisti e studiosi. Quasi che affrontare il primo problema, la miseria di troppi, non debba implicare uno sguardo e l’impegno sul secondo fr


