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Il papa a Cipro e in Grecia per ricucire i lembi di un Mediterraneo strappato

Pope Francis, right, shakes hands with Cardinal Bechara Boutros Rai during a ceremony at the Maronite Cathedral of Our Lady of Graces in Nicosia, Cyprus, Thursday, Dec. 2, 2021. Pope Francis' trip to Cyprus and Greece is drawing new attention to the plight of migrants on Europe's borders and the disconnect between Francis' Gospel-driven call for countries to welcome and integrate them and front-line governments that are increasingly unwilling or unable to let them in. (AP Photo/Alessandra Tarantino)
Pope Francis, right, shakes hands with Cardinal Bechara Boutros Rai during a ceremony at the Maronite Cathedral of Our Lady of Graces in Nicosia, Cyprus, Thursday, Dec. 2, 2021. Pope Francis' trip to Cyprus and Greece is drawing new attention to the plight of migrants on Europe's borders and the disconnect between Francis' Gospel-driven call for countries to welcome and integrate them and front-line governments that are increasingly unwilling or unable to let them in. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Nella prima giornata del suo 35esimo viaggio, papa Francesco sull’isola di Cipro mette in luce le contraddizioni dell’Europa, dall'immigrazione alle confessioni, non dimenticando l’insegnamento di Benedetto XVI

  • È un papato mediterraneo quello che Bergoglio consolida in occasione del suo 35esimo viaggio apostolico a Cipro e in Grecia. Ma il suo è anche un cammino verso i paesi geograficamente più ai margini.
  • «Un potere dei gesti e non gesti di potere», dice il pontefice all’Europa sempre più divisa tra un nazionalismo confessionale e il rifiuto all’accoglienza e integrazione, come mostra l’emergenza migranti a Cipro.
  • Francesco sa che il suo compito è spegnere le divisioni, perché l’impegno tracciato dagli incontri interreligiosi, tradotto a parole nel Documento sulla fratellanza umana e l’enciclica Fratelli tutti, non sono sufficienti. E fa sua la lezione di Ratzinger

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