Naufragio di civiltà

«Il Mediterraneo, che per millenni ha unito popoli diversi e terre distanti, sta diventando un freddo cimitero senza lapidi. Questo grande bacino d’acqua, culla di tante civiltà, sembra ora uno specchio di morte. Non lasciamo che il mare nostrum si tramuti in un desolante mare mortuum, che questo luogo di incontro diventi teatro di scontro! Non permettiamo che questo “mare dei ricordi” si trasformi nel “mare della dimenticanza”. Vi prego, fermiamo questo naufragio di civiltà!». Lo ha detto papa Francesco incontrando i migranti e i rifugiati al Reception and Identification Centre di Mytilene, nell’isola greca di Lesbo, alla presenza della presidente greca Katerina Sakellaropoulou, del vicepresidente Ue Margaritis Schinas e del ministro greco delle Migrazioni Notis Mitarachi.

I selfie di Bruxelles

Il vicepresidente dell’Unione europea, Margaritis Schinas, uno dei fautori della attuale politica respingente dell’Unione, e della visione di Europa fortezza, ha esibito le sue foto assieme al pontefice.

“La propaganda politica”

«È facile trascinare l’opinione pubblica instillando la paura dell’altro; perché invece, con lo stesso piglio, non si parla dello sfruttamento dei poveri, delle guerre dimenticate e spesso lautamente finanziate, degli accordi economici fatti sulla pelle della gente, delle manovre occulte per trafficare armi e farne proliferare il commercio?  Vanno affrontate le cause remote, non le povere persone che ne pagano le conseguenze, venendo pure usate per propaganda politica! Per rimuovere le cause profonde, non si possono solo tamponare le emergenze. Occorrono azioni concertate. Occorre approcciare i cambiamenti epocali con grandezza di visione. Perché non ci sono risposte facili a problemi complessi; c’è invece la necessità di accompagnare i processi dal di dentro, per superare le ghettizzazioni e favorire una lenta e indispensabile integrazione, per accogliere in modo fraterno e responsabile le culture e le tradizioni altrui». Lo ha detto il papa papa Francesco incontrando i migranti e i rifugiati a Lesbo.

L’indifferenza che offende Dio

«Sulle rive di questo mare Dio si è fatto uomo. Egli ci ama come figli e ci vuole fratelli. E invece si offende Dio, disprezzando l’uomo creato a sua immagine, lasciandolo in balia delle onde, nello sciabordio dell’indifferenza, talvolta giustificata persino in nome di presunti valori cristiani. La fede chiede invece compassione e misericordia». Lo ha detto papa Francesco incontrando i migranti e i rifugiati al Reception and Identification Centre di Mytilene, nell’isola greca di Lesbo

Per i piccoli migranti

«Se vogliamo ripartire, guardiamo i volti dei bambini. Troviamo il coraggio di vergognarci davanti a loro, che sono innocenti e sono il futuro. Interpellano le nostre coscienze e ci chiedono: "Quale mondo volete darci?”. Non scappiamo via frettolosamente dalle crude immagini dei loro piccoli corpi stesi inerti sulle spiagge». Lo ha detto papa Francesco incontrando i migranti e i rifugiati al Reception and Identification Centre di Mytilene, nell’isola greca di Lesbo.

Contro l’Ue dei muri

«È triste sentir proporre, come soluzioni, l’impiego di fondi comuni per costruire muri. Certo, si comprendono timori e insicurezze, difficoltà e pericoli. Si avvertono stanchezza e frustrazione, acuite dalle crisi economica e pandemica, ma non è alzando barriere che si risolvono i problemi e si migliora la convivenza. È invece unendo le forze per prendersi cura degli altri secondo le reali possibilità di ciascuno e nel rispetto della legalità, sempre mettendo al primo posto il valore insopprimibile della vita di ogni uomo». Lo ha detto papa Francesco incontrando i migranti e i rifugiati al Reception and Identification Centre di Mytilene, nell’isola greca di Lesbo.

La visita del papa

«Sono qui per guardarvi negli occhi». Così il papa ai rifugiati presenti a Lesbo. Giunto alla penultima giornata del suo viaggio a Cipro e in Grecia, papa Francesco è a Lesbo, per incontrare i rifugiati  presenti  sull’isola. Al Reception and Identification Centre in località Mavrovouni, a Mytilene, sta incontrando migranti e volontari, nell’area attrezzata per l'accoglienza dei rifugiati. 

Il papa ha visitato Lesbo cinque anni fa, nel 2016. Si è recato nel campo di Moira con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e il primate ortodosso greco Ieronymos. In quell’occasione firmò una Dichiarazione congiunta, che conteneva un appello per i rifugiati, i migranti e i richiedenti asilo, impegnandosi a «promuovere la piena unità di tutti i cristiani». 

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