Papa Francesco ha autorizzato la beatificazione del giudice Rosario Angelo Livatino, ucciso dalla Stidda nel 1990. Nato nel 1952 a Canicattì, Livatino è stata soprannominato il “giudice ragazzino” per via della sua veloce carriera in magistratura iniziata nel 1978 e della sua giovane età all’epoca dell’uccisione avvenuta a opera di quattro sicari della mafia agrigentina sulla strada che conduce da Canicattì ad Agrigento, il 21 settembre 1990. 

A contribuire alla beatificazione sono state anche le dichiarazioni rese da uno dei quattro mandanti dell'omicidio, che ha testimoniato durante la seconda fase del processo di beatificazione, portata avanti dall'arcivescovo di Catanzaro, monsignor Vincenzo Bertolone, agrigentino e Postulatore della causa. Le parole del mafioso hanno provato che chi aveva ordinato quel delitto conosceva quanto Livatino fosse retto, giusto e attaccato alla fede e che per questo motivo, non poteva essere un interlocutore della criminalità.

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