David Sassoli, il presidente dell’Europarlamento, è morto poco dopo l’una di notte presso in un ospedale di Aviano, in provincia di Pordenone, dove era ricoverato. Data e luogo delle esequie saranno comunicati nelle prossime ore. 

I problemi di salute

Ieri pomeriggio è stata diffusa la notizia ufficiale del ricovero e sono stati cancellati tutti gli impegni ufficiali di Sassoli. Il ricovero «si è reso necessario per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario», era scritto nella nota ufficiale con la quale si comunicava la sospensione degli impegni istituzionali e politici e si riferiva che dal 26 dicembre il presidente era ricoverato in una struttura ospedaliera in Italia.

David Sassoli al Parlamento europeo di Strasburgo, lo scorso 22 novembre (AP)

In questi mesi Sassoli aveva avuto problemi di salute, ma si era ripreso e a fine novembre aveva presieduto l’ultima sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Come lui stesso ha raccontato all’inizio di quel mese in un messaggio video, «a settembre nel corso della plenaria sono stato colpito in modo grave da una brutta polmonite da legionella, ho avuto febbre altissima sono stato ricoverato all’ospedale di Strasburgo sono rientrato in Italia per la convalescenza ma purtroppo ho subìto una ricaduta». 

Storia di un presidente

Il primo discorso di David Sassoli da presidente del parlamento europeo

Sassoli, nato a Firenze nel 1956, aveva alle spalle una lunga carriera giornalistica di alto profilo e dal 2009 era impegnato in politica tra le file del Partito democratico; in quell’anno viene eletto europarlamentare ed è scelto dal partito come suo capodelegazione del gruppo pd al Parlamento europeo. Rieletto nel 2014, nel 2019 al terzo mandato viene anche eletto presidente dell’Europarlamento.

Il 3 luglio 2019, nel suo discorso di apertura, Sassoli ribadisce l’impegno sul fronte del cambiamento climatico e invoca una politica più vicina ai cittadini, ai giovani in particolare. Parla dell’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e i valori europei. David Sassoli è presidente quando la pandemia sconvolge la normalità, anche per le istituzioni Ue, e si trova impegnato per garantire che l’Europarlamento resti aperto e operativo. Introduce a marzo 2020 dibattiti e votazioni a distanza, il Parlamento Ue è il primo a farlo. 

Le reazioni

Per l’Europa e per l’Italia questa è una mattina di cordoglio: gli attestati di stima e le condoglianze per il presidente dell’Europarlamento arrivano dalle alte cariche delle istituzioni europee e italiane, e dai gruppi politici di ogni colore.

«La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente», ha scritto questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un'Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo».

Il suo messaggio è arrivato insieme a quello del presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha scritto: «Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità».

A Bruxelles la Commissione esprime cordoglio, lo fa la presidente Ursula von der Leyen e il gabinetto di commissari tra i quali l’italiano e compagno di partito di Sassoli, Paolo Gentiloni.

L’Europarlamento piange la perdita del suo presidente, il messaggio dei gruppi è unanime, «perdiamo un galantuomo della politica» (i 5 stelle), «la notizia ci rattrista» (la Lega).

La delegazione del Pd all’Europarlamento è di grande dolore. Il capo delegazione Brando Benifei parla di «un dolore enorme, che grazie David non so come faremo».

Nelle prime ore del mattino è arrivato il messaggio di Enrico Letta, il segretario del Pd, il partito a cui apparteneva Sassoli.

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