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Il processo sportivo sulle plusvalenze è un test sui poteri della procura

LaPresse LaPresse/Alessandro La Rocca
LaPresse LaPresse/Alessandro La Rocca
  • Due delle undici società deferite (Chievo e Novara) sono già fuori dai ranghi federali dalla scorsa estate. Altre due (Parma e Pisa) rischiano di più perché grazie alle plusvalenze sospette sarebbero riuscite a iscriversi ai campionati.
  • La procura della Figc guidata da Giuseppe Chiné ha puntato l’attenzione su 17 operazioni sospette. Per suffragare la propria argomentazione ha confrontato i valori di scambio con quelli presenti sul sito Transfermarkt o risultati da un parametro elaborato dalla stessa procura.
  • Sul tema delle plusvalenze incrociate la procura è a un bivio: se non sarà possibile, attraverso il processo sportivo, fissare dei parametri oggettivi per valutare i calciatori, dall’indomani sarà bomba liberi tutti.

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