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Il rettore voluto da Conte rinuncia, Gaudio non sarà commissario

Neanche 24 ore dopo la nomina, Eugenio Guadio, ex rettore dell’Università La Sapienza, rifiuta l’incarico di commissario. A pesare l’indagine rivelata dal Domani

  • La nomina del commissario alla sanità, in Calabria, è diventata, per il governo, una storia infinita, lastricata di scivoloni, errori e figuracce. In dieci giorni Conte e i suoi ministri, Roberto Speranza e Roberto Gualtieri, hanno bruciato dopo averli scelti tre commissari.
  • Domani ha rivelato la notizia di un'indagine a carico di Eugenio Guadio per concorso in turbativa. L'indagine è della procura di Catania, guidata dal procuratore Carmelo Zuccaro.
  • La notizia dell'indagine a carico di Gaudio indebolisce la sua figura che non viene difesa dagli esponenti di governo e così, a neanche 24 ore dalla nomina il commissario per un giorno rinuncia all'incarico.

La nomina del commissario alla sanità, in Calabria, è diventata, per il governo, una storia piena di errori e figuracce. In dieci giorni Conte e i suoi ministri, Roberto Speranza e Roberto Gualtieri, hanno bruciato tre commissari. Martedì è arrivata l'ultima rinuncia, Eugenio Gaudio ha lasciato a meno di 24 ore dalla sua nomina. Prima di lui si era dimesso Saverio Cotticelli, il generale aveva dichiarato davanti alle telecamere di non aver preparato il piano anticovid. Dopo il suo addio, è stato

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