TEST DNA PER GAREGGIARE NELLA CATEGORIA FEMMINILE

Il tampone medievale dell’atletica: ma la binarietà nello sport sta sfumando

La federazione mondiale di Sebastian Coe ha annunciato l’introduzione di un test del DNA per avere accesso alle gare femminili. Dovrà rintracciare il gene SRY considerato come rivelatore del genere maschile. «Ma l’essere maschio o femmina è un continuum con la presenza di molti profili intermedi, con buona pace di Trump e Coe» dice Francesca Vitali, psicologa dello sport. Nel 2051 o nel 2074 le cose staranno ancora come oggi?

Facciamo finta di trovarci nel 2054 o nel 2071. Noi, i più giovani fra noi, o chi verrà dopo. In che sport vivremo? Quello che va ancora alla ricerca di una frontiera per decidere una volta per tutte chi è donna e chi è uomo, trovando una soluzione per un dilemma che da decenni fa discutere, scrivere e riscrivere regole, immergersi in estenuanti e infinite vertenze giudiziarie? Che cosa ci ricorderemo della decisione con cui all’inizio di questa settimana World Athletics, la Federatletica mondia

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