Il bilancio della società gialloblù chiude in positivo e i risultati potevano essere migliori. Ma i soldi sono serviti per stipendiare il proprietario Setti
- Per l’Hellas Verona l’esercizio 2020 è stato caratterizzato da ricche plusvalenze ma anche da un’impennata dei costi, alcuni dei quali da interpretare. Un compenso da 3,1 milioni di euro è andato all’amministratore unico della società.
- Ci sono poi dividendi e rimborsi di capitale per 7.137.255 euro corrisposti alla Star Ball srl, soggetto che controlla il Verona ed è controllato dal suo presidente.
- Dal vasto intreccio di società al contenzioso con l’ex amico Gabriele Volpi, magnate italo nigeriano della logistica petrolifera e patron dello Spezia. Per il presidente del Verona la normalità è condizione impossibile.
È un lavoro usurante dunque merita il giusto compenso. Sarà stato questo il ragionamento che ha indotto l’Hellas Verona Calcio spa a deliberare l’erogazione di un generoso bonus da quasi 3,1 milioni di euro (per l’esattezza, 3,061 milioni) al proprio amministratore unico. Così, nella nota integrativa all’esercizio finanziario chiuso il 30 giugno 2020, riferisce la voce «compensi agli organi sociali». A beneficiarne è una società denominata Seven 23 srl, sede legale a Milano al numero 6 di via Pi



