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Immobilismo e lobby criminali, sui rifiuti la Sicilia non cambia mai

  • Lo straordinario immobilismo siculo riguarda infatti anche la spazzatura. Decenni e decenni di interventi, di provvedimenti inutili e proteste (si manifestava già nel ’68), di discariche quasi esaurite prima chiuse, poi ampliate e riaperte, di emergenze e scontri a tutti i livelli.
  • La Tari in alcune grandi città come Catania è la più alta d’Italia per un servizio a dir poco pessimo, con tonnellate incalcolabili di indifferenziato che finiscono nelle discariche per arricchire il padroni di turno.
  • La regione Sicilia in un incontro a Roma ha chiesto al governo i poteri speciali per realizzare i termovalorizzatori, con la nomina di un commissario nella figura del presidente Renato Schifani.

In Sicilia va di moda il lancio del sacchetto. Appare soddisfatto e compiaciuto per la battuta il dirigente di un comune quando fa il paragone con alcune discipline sportive. Anche se sa bene pure lui che c’è poco da ridere. Benvenuti nell’isola delle contraddizioni e dell’atavica lentezza del detto del Gattopardo «bisogna che tutto cambi perché tutto resti come prima». Perifrasi tuttora attuale se riferita alla questione rifiuti. Lo straordinario immobilismo siculo riguarda infatti anche la

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