- FdI riprende la vicenda dell’omicidio della psichiatra toscana Barbara Capovani, assalita da un suo ex paziente con disturbi di personalità, per promuovere una proposta di legge che restringe il perimetro dei casi psichiatrici che possono prevedere la non imputabilità davanti al giudice.
- Attualmente, l’infermità che dà origine all’incapacità di intendere e di volere, viene diagnosticata sia sulla base di psicosi che nei casi di disturbo della personalità, come determinato anche da una sentenza della Cassazione del 2005.
- FdI auspica di limitare questa possibilità alle psicosi, lasciando così che chi è affetto da disturbi di personalità finisca in carcere, dove difficilmente può essere seguito come meriterebbe.
All’indomani della drammatica vicenda dell’omicidio della psichiatra Barbara Capovani per mano di un suo ex paziente, Gianluca Seung, Fratelli d’Italia lancia una proposta di legge che modifichi le condizioni che portano alla valutazione delle condizioni del paziente e della sua capacità di intendere e di volere. Il testo arriva dal vicecapogruppo alla Camera dei meloniani, Alfredo Antoniozzi, che auspica che l’omicida sia condannato all’ergastolo. «Il ragazzo che ha ucciso la psichiatra di



