Le carte dell’accusa

Indagine dei pm sull’urbanistica e il “Salva Milano”: le pressioni sui parlamentari Foti, Lupi e Morelli

Dalle carte emerge come gli indagati abbiano «brigato» un pressing sui parlamentari per far approvare al più presto il Salva-Milano: per molti in buonafede era un modo per riordinare la babele di norme in tema di urbanistica, per l’architetto Cerri (indagato) serviva per «mettere così una volta per tutte in scacco le indagini»

Con i domiciliari per l’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, a cui sono stati anche sequestrati circa 300 mila euro, le inchieste sull’urbanistica che stanno terremotando Milano fanno un passo in avanti. Non solo perché ora viene colpita per la prima volta con misure cautelari una persona. Ma anche per il salto qualitativo nelle accuse dei pm che non ipotizzano più solo la lottizzazione abusiva ma anche i reati di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso. E c’è anche qualcosa in più

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