Forse convinto di esercitare maggiore influenza sul presidente russo, Francesco non ha capito che la neutralità non si compensa con l’aiuto umanitario. Ora i cardinali riuniti a Roma dovranno discutere della guerra. Con l’unico porporato ucraino che svolge il suo ministero in Australia
L’agenda delle congregazioni generali del collegio cardinalizio è strapiena di argomenti delicati e rischiosi. I cardinali che partecipano hanno una grande voglia di parlare, porre domande e illustrare dubbi. Gli interventi avranno limiti di tempo per dare spazio a tutti ma non ci saranno limiti agli argomenti da trattare. Importante e dirimente, di fronte all’aggressione russa contro l’Ucraina è la posizione assunta dal papa e dalla Santa sede, secondo moltissimi cardinali erratica e sostanzial



