Il nuovo CT sente il peso dell’intero paese che non va ai Mondiali dal 2014. Ha accettato la sfida in nome del suo essere guerriero, con una narrazione di grinta e veleno che finora ha funzionato poco con i club che l’hanno scelto: qualificarsi significherebbe dare una svolta alla sua carriera. Il suo 4-3-3 offensivo ha avuto alterne fortune, senza mai portare stupore. Ma è un uomo d’ordine, perfetto per il carattere degli italiani quando sono in difficoltà. In campo una generazione Boh, incapace di avere ipertecnica e fantasia, trasmigrate ormai in altri sport
La sua forza sta nel non avere la paura del palcoscenico, la sua debolezza nell’assenza di immaginazione. Ecco Gennaro Gattuso, il fuoriposto. Chi non ha fantasia deve avere esattezza, per questo ora il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana sta provando e riprovando, come un bambino che gioca con i soldatini, alla ricerca del modulo migliore, nella speranza di vincere e segnare molto, a cominciare dalla sua prima partita contro l’Estonia. Come un Amleto in tuta, niente a che vedere



