Non si avevano sue notizie dal 9 luglio. Le sue condizioni non destano preoccupazione, la famiglia avvisata dalla Farnesina. Era svenuta in casa
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L'ambasciata d'Italia a Tunisi, è riuscita a ritrovare la cittadina italiana Valentina Greco, che aveva interrotto i contatti con la sua famiglia dal 9 luglio. Sono in corso verifiche mediche, ma le apparenti condizioni della connazionale non desterebbero al momento particolari preoccupazioni. La famiglia è stata avvisata dalla Farnesina.
«Bisogna fidarsi delle madri, io insistevo perché cercassero dentro casa - spiega Murru all'Adnkronos -. Anni fa aveva avuto un'embolia ed era svenuta dentro casa. Coi gatti lì non poteva essersi allontanata e sentivo che potesse essere capitato qualcosa».
Prima che venisse trasportata in ospedale Valentina Greco ha chiamato la madre: «Stava pulendo l'armadio, è svenuta ed è rimasta lì dentro. Mi ha detto che si sentiva ancora male, ma ero troppo contenta di sentirla».
Di Valentina Greco, 42 anni, originaria di Cagliari ma residente da tre anni nel villaggio di Sidi Bou Said, in Tunisia, non si avevano notizie da dieci giorni.
L’ultima telefonata risale alla sera del 9 luglio, quando, aveva rassicurato la madre: «Ci sono problemi con la linea, abbi pazienza due giorni e sistemo la questione». Da allora, però, silenzio assoluto. Valentina vive sola a pochi chilometri da Tunisi, nel cosiddetto “villaggio degli artisti”. Lavora come consulente per i diritti umani per aziende internazionali, agenzie umanitarie e progetti dell’Onu. Una professionista molto impegnata sul fronte dei diritti civili.
A dare l’allarme erano stati i genitori, Giovanni Greco e Roberta Murru, titolari di un’edicola storica in via Is Mirrionis a Cagliari. «Non dormiamo la notte, non mangiamo - racconta la madre – . All’inizio ho pensato a un banale problema di linea, ma quando anche le sue amiche mi hanno detto che non riuscivano più a contattarla, ho capito che c’era qualcosa che non andava».
La famiglia era in ansia sia per i problemi di salute di Valentina sia per quanto raccontato dalle amiche. Di recente la donna avrebbe ricevuto delle pesanti avances da un uomo del posto. Avances che lei ha rifiutato. «L'uomo respinto da mia sorella - ha detto Alessio Greco - lavora nella zona dove abita Valentina. Non posso dire altro, ci sono delle indagini in corso, ma vorrei sicuramente saperne molto di più». Greco in passato «quando viveva a Roma», come ha raccontato la madre, «ha avuto un'embolia polmonare abbastanza grave, è stata salvata per miracolo ma da allora prende dei farmaci anticoagulanti. Non può fare a meno di questi farmaci, e i medici ci dissero che rischia un'emorragia interna se avesse preso qualche colpo».
Restano comunque molti dubbi, a partire dal fatto che la Gendarmeria tunisina, era già stata nella casa dell’italiana dove avevano trovato solo i gatti, indizio preoccupante secondo i familiari: Valentina non li avrebbe mai abbandonati senza affidarli all’amica veterinaria di fiducia. Spariti anche il computer e il telefono della donna. Non sembra credere alla versione dell’armadio l'avvocato Gianfranco Piscitelli dell'associazione Penelope, che si è occupato del caso in questi giorni.
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