L’atletica leggera lo chiama il Giorno dei Giorni: 25 maggio 1935, novant’anni fa, il luogo era Ferry Field, Ann Arbor, Michigan. Raccontano che Owens non stesse bene, che avesse mal di schiena, che il suo allenatore lo avesse consigliato di lasciar perdere, ma lui voleva dare una mano all’Università dell’Ohio che gli aveva dato una borsa di studio
In un vecchio libro che la Iaaf diede alla stampa quando ancora si chiamava così per ricordare i Golden Moments, tanti, della sua storia, c’è una foto meravigliosa e commovente, leggermente virata in seppia: Jesse Owens sta per staccare e volare lontano. La pedana ricorda un sentiero di campagna: è in terra e dà l’idea non sia piatta, un po’ gibbosa. È da immagini come queste che nascono dibattiti che, esaurita la loro scorta di fascino, possono apparire oziosi, inutili, ma sono parte integrante


