- Nobiltà, castelli, un pizzico di immancabile Russia e la nostalgia del tempo che fu. Il mondo di Roberto Jonghi Lavarini, il “barone nero” di Milano indagato insieme all’eurodeputato FdI Carlo Fidanza per riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti, appare come un labirinto di sigle, titoli altisonanti, cognomi che ricordano i film di cappa e spada. E a volte un po’ Totò.
- A curare l’immagine web e social dell’aristocrazia europea è l’agenzia milanese Moai di Gianfranco Stefanizzi. Fedelissimo di Roberto Jonghi Lavarini, militante dei vari gruppi di estrema destra promossi in questi anni dal Barone nero.
- I voti che alla fine questo curioso sottobosco riesce a portare, considerando il pienone fatto dalla loro candidata Valcepina, non sono proprio pochi spicci.
Lobby nera e Fratelli d’Italia: templari e nostalgici del fascismo, Il mondo del “barone nero”
09 ottobre 2021 • 07:00