L’esonero di Thiago Motta è il quarto indizio: la storia del club bianconero è fatta di crisi di rigetto verso gli allenatori ingaggiati come portatori di un’idea di calcio raffinato. Era già successo con Pirlo, Sarri e trent’anni fa con Maifredi. Che dice: «Voleva fare un copia incolla dell’anno prima, ma la Juventus è altra cosa». Al posto di Motta per quattro mesi Tudor, e poi la restaurazione
Vincere non è importante. È l’unica cosa che conta. Lo avevano scritto su uno striscione, poi è diventato un modo di essere. Una questione di stile. Alla Juventus non c’è spazio per essere chic. Figuriamoci per ricamare calcio. Meglio di tutti lo ha detto una volta Edgar Davids, in bianconero dal 1997 al 2004, oltre 200 presenze in carriera, uno che alle cose non ci ha mai girato tanto intorno: «È molto semplice: alla Juventus devi vincere. Quando non sei in grado di farlo prendi la valigia e te



