- I grassi trans di produzione industriale hanno effetti negativi sulla salute. L’Oms ha tracciato un percorso in sei punti, definito «Replace», finalizzato a eliminarli dagli alimenti entro il 2023 in tutti i paesi del mondo.
- L’Unione europea nel 2019 ha emanato un regolamento che stabilisce un limite massimo di tali grassi sui grassi totali nei prodotti alimentari.
- Ma permane un problema: il contenuto dei grassi trans non deve essere indicato sulla confezione, ai sensi del regolamento europeo sull’etichettatura alimentare. Se la nutrizione è anche questione di cultura, come si può pensare di accrescerla senza una piena trasparenza?
Se alcuni grassi, come l’olio d’oliva, hanno qualità benefiche per l’organismo umano, altri invece andrebbero evitati: gli acidi grassi trans (Tfa). Si tratta di una categoria di grassi presenti naturalmente nelle carni e nei prodotti caseari di animali ruminanti, come bovini, ovini, e caprini (ad esempio, hamburger, salsicce, interiora, burro e formaggi, soprattutto stagionati). Ma tali grassi possono anche essere prodotti industrialmente, mediante idrogenazione parziale di oli vegetali e di p



