- «Un tubo di baci perugina, biglietti della lotteria, snack, yogurt, sacchetti per aspirapolvere, un orologio Tissot da tasca, un biglietto per tour panoramico a Vienna, spese varie in un centro commerciale a Montecarlo».
- Sono solo una parte delle spese sostenute da Annarita Patriarca, candidata alla camera dei Deputati per il centrodestra, con i soldi pubblici quando era presidente del consiglio comunale di Gragnano, paesone in provincia di Napoli.
- L'elenco è contenuto nella sentenza del tribunale di Torre Annunziata, dello scorso ottobre, che chiude il processo per peculato a carico dell'attuale consigliera regionale di Forza Italia per intervenuta prescrizione del reato, alla quale Patriarca non ha rinunciato.
La candidata delle destre: i rapporti dei parenti con i clan e i cioccolatini con i soldi pubblici
10 settembre 2022 • 19:47Aggiornato, 10 settembre 2022 • 21:57