Il centro di via Corelli

La dignità umana è l’unica cosa che non entra nel Cpr di Milano

30/09/2020 Milano, Protesta contro la riapertura del CPR di Via Corelli. Nella foto l'ingresso del CPR
30/09/2020 Milano, Protesta contro la riapertura del CPR di Via Corelli. Nella foto l'ingresso del CPR
  • «Sono stanco. A volte penso di prendere una corda e farla finita, come quel ragazzo di Torino». A parlare è Mohammed, uno degli ospiti del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Milano.
  • Della tragedia di Musa Balde, il 23enne che si è tolto la vita nella struttura torinese dove era finito dopo aver subito una violenta aggressione, si è venuto a sapere anche nel centro del capoluogo lombardo. E nessuno è rimasto sorpreso.
  • Autolesionismo e tentativi di suicidio da tempo scandiscono la quotidianità al suo interno. Una situazione esplosiva, abbandonata a sé, come abbandonate a sé sono state le centinaia di persone che in questi mesi sono state rinchiuse in via Corelli, private anche dei più basilari diritti umani. Un fallimento su tutti i fronti che non sembra destinato a cambiare.

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