La siccità e le alte temperature hanno innalzato i livelli di salinità nel più grande delta d'Italia, dove il fiume Po sfocia nel mar Adriatico a sud di Venezia. Lo raccontano Luigi Navarra e Luca Bruno per l’Associated Press che ha dedicato a questa zona un reportage. Come si vede nel video, questa situazione sta causando problemi alla pesca delle vongole in una delle zone umide più importanti d'Europa.

I pescatori spiegano che almeno un terzo delle vongole allevate nel Delta del Po si è estinto. La quantità d'acqua in questa zona è ai minimi storici. Il mese scorso ha toccato i 95 metri cubi al secondo, a causa delle condizioni di siccità dovute alla mancanza di manto nevoso invernale e delle piogge primaverili ed estive. È un decimo rispetto alle medie annuali.

Così l’acqua del mare rischia di risalire il flusso nell’entroterra. Come riporta Ap, l’acqua salata è risalita di due chilometri negli anni Sessanta, dieci chilometri negli anni Ottanta e ben 38 chilometri quest'anno. Per i coltivatori di vongole, l'eccessiva salinità, le alte temperature e la conseguente diffusione delle alghe stanno soffocando il mollusco.

Luigino Marchesini, presidente del consorzio dei pescatori polesani spiega: «Col passare del tempo si vede davvero soffrire la laguna. Sia per lo scarso scambio d'acqua tra mare e laguna che crea grossissimi problemi all'interno degli allevamenti, sia per le temperature che stanno salendo più in alto del solito, anche nei nostri vivai stiamo affrontando problemi molto gravi, sia per le cozze sia per le vongole veraci».

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