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La strage di Bologna, il documento ritrovato e le minacce di Gelli

LaPresse
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Dalle inchieste sulla strage del 2 agosto 1980 emerge un documento. Dalla Svizzera arriva in Italia, ma viene ignorato per oltre tre decenni

  • Vi siete mai chiesti perché solo oggi sentiamo parlare di un importantissimo documento sequestrato al suo proprietario, Licio Gelli, all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso? Parliamo del documento Bologna sul quale si fonda l’attuale processo ai mandanti.

  • La catena è così interrotta, il documento finisce in un cassetto nonostante Gelli e i suoi compari proprio in quegli stessi mesi sono sotto processo per depistaggio delle inchieste sulla strage.

  • Secondo gli analisti della Guardia di finanza l’emissario del venerabile Gran Maestro bussò alle porte di uno degli uomini chiave della Prima Repubblica – Parisi è stato un poliziotto arguto e molto potente – proprio perché tra quelle carte c’era il famigerato documento Bologna.  

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