- La notizia dell’avvio di una indagine nei confronti di Beppe Grillo riporta all’attenzione dell’opinione pubblica la questione del finanziamento della politica e del rapporto tra questa e le lobby.
- Il traffico illecito di influenze dovrebbe neutralizzare quel mondo “gelatinoso” popolato dai così detti faccendieri ma l’obiettivo viene perseguito mediante una incriminazione incostituzionale
- È urgente regolamentare il lobbying: dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera, ora tocca al Senato
La notizia dell’avvio di una indagine penale nei confronti del fondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica la questione del finanziamento della politica e del rapporto tra questa e gli interessi organizzati. Secondo quanto riportato dalla stampa, Grillo sarebbe indagato, come Matteo Renzi e Maria Elena Boschi per la questione della Fondazione Open, per traffico di influenze illecite: una fattispecie di reato introdotta nel codice penale n



